Daryl Hall e John Oates erano di Filadelfia, diversissimi fra loro. Sei dischi di platino, decine di pezzi in classifica.Fecero album gracdevoli, un bel disco live e poi si sciolsero e come spesso capita da soli non combinarono niente di buono. She’s Gone è un pezzo sentito diecine di volte. Parla di un amore finito e tanta gente che lo consola. Lo spazzolino nel bagno lo deprime ancora di più, ma poi capisce che la vita continua. Val la pena di sentire anche Maneater, che è anche il più grosso successo della loro carriera.
Ecosistema, giù le metropoli Roma crolla, Belluno in vetta.
ROMA – Le grandi città hanno perso anche questa volta. In testa alla classifica di Ecosistema urbano 2010 l’annuale ricerca di Legambiente sulla sostenibilità delle nostre città, c’è infatti un centro che ha meno di 40mila abitanti: Belluno. Il capoluogo veneto, secondo nella scorsa edizione, strappa a Verbania il gradino più alto del podio e vince la palma di comune più virtuoso d’Italia. Ma a fare notizia non è tanto questa (prevedibile) vittoria, quanto l’inesorabile sconfitta delle metropoli. E’ quasi assordante il tonfo di Roma, passata dal 62esimo al 75esimo posto per via del traffico scriteriato e superata da Milano, che pure perde 17 posizioni e cade dal 46esimo al 63esimo piazzamento. Piccoli progressi solo per Torino, che è 74esima (era 77esima l’anno passato), perché migliora leggermente nelle medie del PM10 e dell’ozono e risale, anche se di poco, nei settori del trasporto pubblico, dei consumi idrici e dei rifiuti, sia nella produzione che nella raccolta differenziata dove arriva al 42%. Drammatica, poi, la situazione delle grandi città del Sud. Napoli, Palermo e Catania soccombono sotto cumuli di rifiuti e scontano forti carenze nel trasporto pubblico. Per questo occupano il fondo della classifica, posizionandosi rispettivamente al 96esimo, 101esimo e 103esimo e ultimo posto.
tavia non si possono non notare quei piccoli movimenti che rendono “mobile” la staticità del Paese. Sono i capoluoghi più piccoli, del Centro, del Nord, del Sud o delle Isole, a fare i movimenti più evidenti, sia in positivo che in negativo. Particolarmente visibili i balzi in avanti di Oristano (22esima, ma 74esima lo scorso anno), Avellino (29esima, era addirittura 80esima), Sondrio (35esima, era 73esima) e Isernia (52esima, era 95esima nella passata edizione), tutte piccole città, che recuperano tra le trentotto (Sondrio) e le cinquantadue (Oristano) posizioni nella graduatoria finale. Merita anche Pordenone, altro piccolo centro, che scalando 29 posti entra nella top ten (è ottava, era 37esima lo scorso anno). Le rimonte di queste città sono frutto di miglioramenti sostanziali nella qualità dell’aria (Pordenone, Isernia, Sondrio, Oristano), nella raccolta differenziata dei rifiuti (Pordenone, Oristano, Avellino, Sondrio e Isernia), nel trasporto pubblico (Avellino), nella depurazione (Avellino, Oristano e Pordenone) o nei consumi idrici (Oristano, Sondrio, Isernia).
Scoperta una grossa violazione della privacy su Facebook.
Il Wall Street Journal scrive che applicazioni come Farmville inviano informazioni degli iscritti ad agenzie pubblicitarie. Un portavoce di Facebook ha detto che la società rimedierà al problema.
Il Wall Street Journal ha scoperto che parte delle 550mila applicazioni di Facebook — tra cui tre delle dieci più vendute, Farmville, Texas HoldEm Poker e FrontierVille — inviano illegalmente dati personali dei loro iscritti ad agenzie pubblicitarie e società di raccolta dati internet, anche quelli relativi ad account impostati al massimo della privacy.
Facebook è stato più volte accusato di non essere in grado di proteggere adeguatamente la privacy dei suoi utenti anche a causa delle sue impostazioni blande e complesse da gestire. Quest’ultimo caso sembra però essere più grave del solito, e fa sorgere nuove domande sulla pratica di raccogliere dati personali degli utenti internet, spesso senza il loro permesso.
Il dato che le applicazioni condividono è il “Facebook ID”, un numero assegnato a ogni utente del social network. L’ID è un dato pubblico dei profili e usandolo si può quindi risalire al nome della persona — e a volte quello dei suoi amici — attraverso un semplice browser come Safari o Firefox. Nel caso l’utente abbia deciso di condividere altre informazioni del suo profilo con tutti, e non solo con i suoi amici, anche quelle sarebbero visibili attraverso il Facebook ID.
Federalismo fiscale, pagano gli automobilisti: Rc Auto aumenterà nelle regioni del Sud
In alcune regioni italiane il costo dell’Rc auto potrebbe aumentare per “colpa” del federalismo fiscale. Con la riforma fiscale infatti le Province italiane perderanno i trasferimenti dalle Regioni: finora questo meccanismo ha assicurato alle Province un gettito annuale pari a circa 4,4 miliardi di euro coperendo quasi la metà delle loro entrate. Questa perdita verrà in parte compensata dalle entrate relative all’imposta sul bollo auto, quella sull’Rc Auto e l’imposta di trascrizione (che si paga quando si compra un’auto).
Ma le imposte sono diverse da regione a regione, dunque per “compensare” questo squilibrio in alcune regioni queste tasse dovranno essere aumentate: in particolare quella dell’Rc Auto, che oggi è al 12,5% e dal 2014 può oscillare dal 10% al 15%.
Solo Lombardia, Veneto, Lazio, Abruzzo e Veneto non dovranno quasi sicuramente applicare aumenti, per motivi diversi: in Lombardia e nel Lazio circolano abbastanza macchine da finanziare anche le Province, in Abruzzo e Molise i trasferimenti regionali sono più alti significativi rispetto al resto d’Italia.
I rincari sono invece più probabili in Basilicata, Calabria e Liguria. Male in generale tutte le Regioni del Sud, che per “pareggiare” i conti dovranno quasi sicuramente aumentare il prezzo dell’Rc auto.(informazione libera)
Ndrangheta, uccisa e sciolta nell’acido collaboratrice di giustizia scomparsa.
Lea Garofalo era sparita nel febbraio 2010. Ordinanza di custodia cautelare in carcere per sei persone. Il gip: una vera “esecuzione”. La donna, 35 anni, aveva fatto dichiarazioni sulle cosche di Crotone ma non era sotto protezione. Sequestrata mentre si trovava in visita ai parenti a Milano. Il mandante è l’ex convinvente e padre di sua figlia.
Lea Garofalo, la collaboratrice di giustizia scomparsa a Milano circa un anno fa 1, è stata uccisa e sciolta nell’acido in un terreno a San Fruttuoso, vicino a Monza. E’ quanto emerge dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip milanese Giuseppe Gennari e notificata in queste ore dai carabinieri del nucleo investigativo di Milano a sei persone. Nel provvedimento del giudice si ritiene che l’omicidio della donna sia stato una vera e propria “esecuzione”.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state chieste dal procuratore aggiunto di Milano Alberto Nobili e dai pm Marcello Tatangelo (dda) e Letizia Mannella. Gli arresti sono stati eseguiti tra Lombardia, Calabria e Molise e sono in corso perquisizioni. In base agli accertamenti e alle dichiarazioni di un paio di pentiti, Lea Garofalo, 35 anni, alla quale nel febbraio del 2006 era stato revocato il programma di protezione, tra il 24 e il 25 novembre scorsi, prima di essere assassinata e sciolta nell’acido in un terreno nell’hinterland milanese, sarebbe stata anche interrogata dai suoi assassini.
La distruzione del cadavere, per inquirenti e investigatori, ha avuto lo scopo di “simulare la scomparsa volontaria” della collaboratrice e assicurare l’impunità degli autori materiali dell’esecuzione.Autori che inquirenti e investigatori hanno identificato in Vito e Giuseppe Cosco, ai quali Lea Garofalo è stata consegnata dagli altri due complici destinatari dell’ordinanza e indicati come i rapitori. L’accusa di omicidio è stata ipotizzata con le aggravanti della premeditazione. A dare l’allarme per prima per la sparizione della donna era stata proprio la figlia della Garofalo e di Cosco.