Fats Domino è stato una stella degli anni 50.The fats man può essere considerato il manifesto del primo rock and roll.http://www.youtube.com/watch?v=En-PZIvzO64 Fats Domino ha venduto più di 60 milioni di dischi. This is Fats è il terzo album del nostro autoreuscì all’apice della sua carriera e rappresenta il ritaratto piùfedele della sua maestria. Tra i titoli più belli ricordiamo “Blue Monday” Honey chile, So Long, Poor poor me. La canzone di apertura dell’album Blueberry Hill era stata una hit di Henry Miller. Pur essendo difficile da registrare raggiunse la cima delle classifiche del tempo e raggiunse il secondo posto nelle classifiche pop. Stiamo parlando di un grande insomma.
Hotel supramonte.
E’ trascorso un mese dal feroce assassino di Angelo Vassallo, il sindaco-pescatore di Pollica. Un omicidio ancora senza colpevoli. E che aspetta verità e giustizia.
di Peppe Ruggiero
E mentre la comunità di Pollica ha ricordato in modo raccolto e silenzioso il suo Sindaco, un’altra comunità a pochi chilometri di distanza, Atrani, piangeva il ritrovamento a largo dell’Eolie del corpo della giovane Francesca, travolta dal fango omicida. Due tragedie. Due comunità colpite. Due modalità diverse. Due facce di una stessa medaglia:quella della politica. La bella e la cattiva.
A Pollica un sindaco viene ammazzato per “buona” amministrazione, per aver difeso e tutelato il territorio d speculazioni e affarismi. E per essere stato lasciato solo dalla politica. Ad Atrani una giovane studentessa muore per una pioggia abbondante , travolta dalla melma e dal fango di un territorio violentato, depredato. E dove la politica che per troppi anni ha trascurato i lavori necessari alla tutela e alla manutenzione ordinaria del territorio per finanziare opere spesso inutili e dannose. E spendendo molto e male. Il ricordo di Angelo e Francesca sono la fotografia dell’Italia di oggi.
Dove il bello ed il brutto si contrappongono. Si intrecciano. Angelo aveva capito il valore economico, sociale ed ambientale nell’investire nella sicurezza del territorio. Francesca è vittima di quell’altra Italia dove gli equilibri ambientali, la sicurezza dei cittadini sono stati sacrificati in modo sistematico al saccheggio del territorio e agli interessi criminali. Angelo e Francesca, due nomi che devono rimanere scritti in maniera indelebile nel quaderno della nostra memoria.
Due nomi che devono rappresentare un monito costante e quotidiano per la nostra classe politica. In Campania, si muore se si difende il territorio. E si muore anche perche’ qualcuno quel territorio non lo ha mai messo in sicurezza. Una contraddizione struggente. Succede nel nostro Paese nel 2010. Che rabbia!(informazione libera)
E mentre tutto questo succede nella nostra terra quattro soldati di cui tre meridionali morivano inutilmente in una terra lontana.
Che rabbia.
Berlusconi si opera.
Ghedini difende Maroni dalle accuse di corruzione.
1. Ghedini: “Ipotizzare che il ministro Maroni possa avere ricevuto del denaro in violazione di legge è completamente assurdo. Chiunque abbia avuto modo di conoscerlo ne ha sempre apprezzato l’assoluto rigore. Del resto l’ipotesi contestata appare già a prima vista assolutamente inconsistente e infondata. Si tratta dell’ennesima pubblicazione di notizie volte a delegittimare un esponente della maggioranza che sta lavorando in modo eccellente nel governo del Paese”
2. Ghedini: “Faremo una legge anche per Maroni”
UNA PURGA E VIA …
Il regime si scaglia contro i suoi stessi funzionari.
La Polverini rifiuta di ricevere i sindaci che protestano contro la chiusura di un gran numero di ospedali nel Lazio ( come se non fossero pochi già così ) e chiama i Carabinieri, che accorrono immediatamente ed identificano – come se fossero delinquenti di prima categoria – i manifestanti.
Si ritorna ai vecchi metodi della nonna … dal mal di testa al cancro, una bella purga e passa tutto.
E i fascisti di purghe ne sono esperti !!
Ricostruzione mammaria come intervento post-oncologico: quante donne la conoscono?
Solo il 10% delle donne che hanno subito un intervento post oncologico al seno è al corrente dei diversi metodi di ricostruzione mammaria, il restante 90% ignora la possibilità di evitare le protesi. E’ quanto emerso dalle interviste effettuate su 52 donne, fra i 38 e i 56 anni d’età, all’Open Day sulla ricostruzione mammaria post oncologica organizzato a Torino da Michele Zocchi, chirurgo plastico ed estetico, insieme ad un team di esperti. Alla domanda su come fossero venute a conoscenza dei tipi di intervento esistenti, il 65% delle intervistate ha risposto tramite riviste di settore, il 25% attraverso internet e il 10% tramite passaparola.
Emergenza rifiuti, la Procura di Napoli apre un inchiesta sull’ inceneritore di Acerra.
Mentre i cittadini denunciano che la raccolta differenziata esiste solo sulla carta, (nel video in alto un eclatante esempio), la Procura di Napoli apre un fascicolo di inchiesta sull’inceneritore di Acerra.
Secondo recenti dichiarazioni di Partenope Ambiente, società del gruppo A2A, che gestisce l’inceneritore, tutto funziona a meraviglia e le emissioni sono abbondantemente sotto la norma.
Diverso è il parere dei magistrati, pm Federico Bisceglia, Maurizio De Marco e il procuratore Giovandomenico Lepore sono necessarie verifiche e dunque hanno dato mandato ai carabinieri del Noe. Le analisi serviranno ad accertare se l’impianto corrisponde a quanto richiesto dal bando di gara; se le emissioni sono nella norma; la qualità dei rifiuti che si bruciano.
I comitati cittadini e per un certo periodo anche i politici, hanno sempre denunciato il fatto che l’impianto non fosse stato costruito a norma, né che si bruciassero esattamente CDR.
L’Aquila, 6 ottobre 2079: finalmente liberi dalle macerie.
A 18 mesi dal terremoto: “Macerie, anno zero” il secondo dossier di Legambiente per una ricostruzione pulita in Abruzzo
Procedendo al ritmo attuale, serviranno ancora 69 anni per eliminare i cumuli di macerie che giacciono sulle strade dei comuni terremotati d’Abruzzo. E’ questa la provocazione con cui Legambiente nel dossier “Macerie, anno zero”denuncia lo stallo nella ricostruzione a diciotto mesi dal sisma che ha colpito L’Aquila e altri 56 centri abruzzesi.
Nello studio, presentato questa mattina a L’Aquila da Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, Angelo Di Matteo, presidente di Legambiente Abruzzo, e Tito Cuoghi, responsabile relazioni esterne Anpar si analizza la situazione, mettendo a fuoco ruoli e responsabilità, sottolineando errori e omissioni, ma si indicano anche soluzioni per liberare le strade dai detriti e avviare la fase di ricostruzione, perché ad oggi il territorio aquilano è ancora paralizzato, sommerso da macerie che hanno trasformato i centri storici in veri e propri depositi di stoccaggio.
CHI SONO LE VITTIME E IL FERITO DELL’ATTENTATO IN AFGHANISTAN.
Uno dei quattro militari italiani uccisi oggi in Afghanistan e’ siciliano, si chiamava SEBASTIANO VILLE ed era originario di Lentini. Sebastiano Ville aveva 27 e il grado di maresciallo. Faceva parte degli alpini e la sua base era in Veneto, a Belluno.
Altri due soldati uccisi si chiamavano GIANMARCO MANCA, di Alghero, 32 anni, e MARCO PEDONE, di di Patu’ (Lecce), di 23 anni. Entrambi erano caporali maggiori e celibi.
La quarta vittima e’ FRANCESCO VANNOZZI, caporalmaggiore, nato a Pisa nel marzo del 1984, celibe.
Il militare ferito e’ LUCA CORNACCHIA, nato a Pescina (L’Aquila) nel marzo 1979, sposato. Secondo quanto si apprende e’ in gravi condizioni ma non sarebbe in pericolo di vita.
Con i quattro caduti di oggi, sale a 34 il numero delle vittime italiane in Afghanistan.
NESSUN SETTENTRIONALE.
Sarà un caso?