Cos’è il Prodotto Interno Lordo? E’ il valore complessivo dei beni e servizi prodotti all’interno di un Paese in un certo intervallo di tempo (solitamente l’anno solare) e destinati ad usi finali (consumi finali, investimenti, esportazioni nette); non viene quindi conteggiata la produzione destinata ai consumi intermedi, che rappresentano il valore dei beni e servizi consumati e trasformati nel processo produttivo per ottenere nuovi beni e servizi. Il P.I.L. serve a indicare quindi se l’economia di uno Stato è sana oppure malata, e di conseguenza aiuta a capire se chi governa un paese lo sta facendo bene oppure no.
La caratteristica peculiare riconosciuta alla (per noi tragica) “discesa in campo” di Berlusconi è il “curare i miei interessi” e non quelli del paese, da un punti di vista civilistico e penalistico. Sono infatti una quarantina le leggi c.d. ad personam con le quali Berlusconi ha risollevato le sorti delle sue attività economiche al collasso nei primi anni ’90 e ha cambiato decine e decine di disposizioni in materia penale allo scopo di evitare il carcere. Lo hanno detto tutti ma proprio tutti i politici e giornalisti non allineati al servizio di Sua Emittenza, e questo concetto è stato ribadito da tutta ma proprio tutta la stampa internazionale (oltre che centinaia di specialisti in Economia) quando essa si è soffermata a vedere e valutare la nostra situazione.
Il P.I.L. italiano indica nel corso degli anni come i governi berlusconiani abbiano rallentato se non in alcuni casi bloccato l’economia italiana. I dati che seguono sono presi dai siti dell’ISTAT e WIKIPEDIA, potete verificare tranquillamente: è tutto alla luce del sole.
I dati reperibili partono dal 1996 (questa foto li indica con estrema precisione):
La tabella è impietosa: nessuno dei governi Berlusconi ha pareggiato o fatto di meglio dei vari governi Prodi, D’Alema, o Amato. Ma la cosa più grave è che gli ultimi due dati, quello relativo al 2008 e al 2009 (il governo attualmente in carica), indicano valori addirittura negativi: -1,00€ e -5,00%!. In passato Berlusconi è stato furbo, quando ha dovuto cercare una qualche giusitificazione a questo sfacelo creato da lui (ma anche Tremonti, quello gradito alla Lega e al PD come nuovo capo nel post-Berlusconi), e ha messo le mani avanti dicendo che la situazione lui non era risucito a gestirla per aver “ereditato dalle sinistre” (usare il plurale le rende più minacciose) una gran bel macello, aggiungendo poi che era “colpa dell’euro”. Ma guarda caso ogni volta che un suo governo è caduto, chi nel centro sinistra (o governo tecnico) è salito al potere ha fatto meglio di lui, e di gran lunga, risollevando sensibilmente l’economia italiana.
Un altro indicatore sintomatico e preciso è il Tasso di Disoccupazione, il quale ha toccato cifre negative da record proprio quando Berlusconi è stato al governo del paese (qui i dati più risalenti nel tempo sono quelli relativi al 2004):
Questa tabella è aggiornata ad Agosto 2010. Anche questi dati soni presi dal sito dell’ISTAT. Direi che la tabella parla da sola, e ricalca perfettamente quanto visto relativamente al P.I.L.
Altro dato estremamente significativo è il Tasso di Disoccupazione fra i giovani (18-25 anni): si passa dal 19,6% con Prodi al 28,9% con Berlusconi!
Le conseguenze che si possono trarre sono univoche e insindacabili: i governi Berlusconi hanno creato nocumento al lavoro! E il problema è che queste cifre rischiano di salire ancora di più perché per effetto delle riforme (come quella della Gelmini che sta distruggendo il lavoro nelle Scuole e Università) altre centinaia di migliaia di cittadini saranno mandati a casa.
Divulgate, e pensate bene a chi dare la vostra fiducia alle prossime elezioni (marzo 2011?).(informazione libera)