Archive for ottobre 1st, 2010

ottobre 1, 2010

Philadelphia – Neil Youngh – Buonanotte compagni.

Per circa dodici anni Neil Youngh si perse. Sperimentò cose strane, che non piacevano. Compose molta musica scadente. Poi, per caso, gli fu chiesta di comporre una canzone da mettere sui titoli di testa del film Philadelphia. Nacque così questa bella canzone, che andò sui titoli di coda. Il regista del Film Johnatan Demme spiegò che voleva una canzone affidabile una specie di “southern man“.Vedendo la moglie piangere, quando senti il pezzo per la prima volta, pensò che fosse la musica adatta per mandare la gente a casa. Così mise la canzone a chiudere il film.

E’ l’America ragazzi!

ottobre 1, 2010

Afghanistan, bambini uccisi in un raid aereo Nato

Il numero delle vittime dei raid aerei della coalizione continua a crescere. Ucciso anche uno dei capi di al qaeda nella provincia di Kunar.

Un raid aereo Nato nella provincia di Ghazni ha ucciso 4 bambini e ferito tre adulti. Lo hanno riferito le autorità afgane.Un portavoce talebano, Zabihullah Mujahid, ha invece riferito che le truppe internazionali avrebbero ucciso sette civili.

La Nato ha comunicato in un rapporto che l’offensiva è avvenuta dopo alcuni spari con armi da fuoco e ha aggiunto che  fornirà aggiornamenti sulle vittime. “Dopo aver avuto conferma dell’identificazione di una postazione di ribelli, una squadra aerea ha attaccato” afferma il comunicato.

L’incidente dello scorso mercoledi è avvenuto alcuni giorni dopo che la Nato è stata accusata della morte di 13 civili nella provincia di Laghman, domenica scorsa. La Nato ha anche informato martedi di aver ucciso in un altro attacco aereo Abadallah Umar Al Qurayshi, un comandante di al Qaeda che coordinava gli attacchi di un gruppo di ribelli nelle provincie di Kunar e del Nuristan.Tratto da: it.peacereporter.net

ottobre 1, 2010

“Gelmini pensavi fosse la fine ma questo è solo l’inizio”

Torino: 5000 in piazza.
Cariche a freddo della polizia. Diversi studenti feriti.  Quelli in ospedale vengono identificati.

Comunicato degli studenti medi:

Oggi 1 ottobre 2010 nella prima manifestazione dell’anno cinquemila studenti sono tornati in piazza a gridare la propria rabbia e la propria determinazione nel bloccare la riforma Gelmini, nel mostrare il proprio dissenso verso l’attacco portato al mondo della formazione e al nostro futuro. Un futuro figlio della precarietà, un futuro che noi pretendiamo riprendere nelle nostre mani.
Il corteo, caratterizzato da una forte presenza di studenti di istituti tecnici e professionali (maggiormente colpiti dalla riforma), si è snodato per le vie del centro ed è stato in grado di mostrare bene quale fosse la controparte con il lancio di uova contro il MIUR e lo scarico di alcuni sacchi di macerie di fronte alla provincia, ente responsabile dell’edilizia scolastica. Inoltre il corteo ha deviato per passare di fronte alla Camera di commercio (uno dei possibili partecipanti al consiglio di amministrazione delle singole scuole previsto dalla Proposta di Legge Aprea). Il corteo ha poi proseguito su via Po e all’altezza di Via Sant’Ottavio si è trovato di fronte uno sbarramento della polizia. L’intenzione di noi studenti era quella di andare verso piazza Vittorio e così è stato richiesto alla polizia. Che prima ha negato il permesso ad andare in piazza e successivamente ha caricato a freddo e violentemente gli studenti. Si sono susseguite molte cariche di ingente violenza atte a intimidire gli studenti, anche rompendo i vetri del furgone che avevamo  nolleggiato!

ottobre 1, 2010

e arriva anche Piazza Craxi.

A Deruta hanno dedicato una piazza al Latitante Craxi. La piazza fa angolo con Largo “All Iberian” e “vicolo dei Briganti”

Patetica Stefania Craxi, sottosegretario del Governo Berlusconi, cofondatrice del Nuovo Psi.

Alla cerimonia, di ritorno dal SudAmerica, era presente anche l’On. le Lavitola direttore de “L’Avanti”.

ottobre 1, 2010

Attentato a Belpietro

Belpietro: “Pago per le mie idee”.

E infatti non gli è successo niente.

ottobre 1, 2010

Attentato a Belpietro.

Belpietro ha rischiato di essere ucciso in casa sua.

Per una volta il maggiordomo sarebbe stato la vittima.

ottobre 1, 2010

Lo scheletro non smette mai di svilupparsi.

Lo scheletro si sviluppa anche da adulti, e l’ormone della crescita ha un ruolo importante a tutte le età, non solo durante l’infanzia: è quanto ha affermato questa mattina Andrea Giustina, professore di Medicina Interna all’Università di Brescia e Responsabile del Servizio di Endocrinologia e del Centro Osteoporosi dell’Azienda Ospedaliera Spedali Civili di Brescia, durante l’incontro di presentazione del decimo Congresso nazionale della società scientifica SIOMMMS-Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro, che si terrà a Brescia fino al 2 ottobre. La scoperta arriva da alcune ricerche, tuttora in corso, che l’equipe della Cattedra di Medicina Interna dell’Università di Brescia – Servizio di Endocrinologia Spedali Civili presenterà in questi giorni al congresso, alcune delle quali sono già state pubblicate sulla rivista Endocrine Reviews.

Contrariamente a quanto si pensava, spiega Giustina, l’ormone della crescita non è attivo soltanto nei bambini per alimentarne il processo di sviluppo, ma anche negli adulti, nei quali è uno degli elementi che regolano la vita dello scheletro. Dalle ricerche condotte dall’Università di Brescia in collaborazione il Policlinico Gemelli di Roma, il St. Francis Medical Center di Hartford (Usa), la Columbia University di New York, gli Ospedali di Mantova e San Marino, emerge che anche nell’adulto il sistema endocrino regolato dall’ormone della crescita stimola il metabolismo osseo incitando le cellule osteoblaste alla produzione di nuovo osso: “Queste ricerche – spiega Giustina – hanno particolare rilevanza clinica in quanto la carenza dell’ormone della crescita si riscontra non solo dopo interventi chirurgici sull’ipofisi ma anche, molto spesso, dopo eventi purtroppo sempre più frequenti come traumi cranici da incidenti stradali, oppure in situazioni naturali come l’invecchiamento”. È stato poi dimostrato, conclude Giustina, che il difetto di produzione dell’ormone della crescita in età adulta è all’origine della perdita della massa ossea, e quindi causa di osteoporosi con elevato rischio di fratture da fragilità. (ASCA)

ottobre 1, 2010

Infertilita’ maschile: tra le possibili cause, mutazioni genetiche

Individuata un mutazione genetica che potrebbe spiegare una percentuale dei casi di infertilità maschile: la scoperta arriva da uno studio pubblicato sull’American Journal of Human Genetics da un gruppo di ricercatori dell’Istituto Pasteur (Francia) e dell’Institute of Child Healt dell’University College of London.

Il 4% dei casi di infertilità maschile dipendono, secondo i ricercatori, da alcune mutazioni del gene NR5A1: studi precedenti avevano già dimostrato che determinate variazioni di questo gene risultano associate a gravi difetti nello sviluppo di testicoli e ovaie, nonché ad anomalie dei genitali maschili.

Dopo aver esaminato il corredo genetico di 315 uomini con problemi di fertilità, il team guidato da Ken McElreavey ha concluso che “circa il 4% degli uomini con problemi di fertilità altrimenti inspiegabili risultano portatori di alcune mutazioni di questo gene. Molti geni già conosciuti sono essenziali per la produzione di sperma – continua McElreavey -. Noi abbiamo dimostrato, invece, che pochi cambiamenti all’interno di un solo gene causano un errore nella produzione degli spermatozoi”.

“I nostri dati suggeriscono inoltre che alcune forme di infertilità maschile possono essere indicatori di lievi anomalie nello sviluppo testicolare – concludono i ricercatori -, e sottolineano la necessità di un’attenta indagine clinica negli uomini che presentano infertilità e livelli anormali di ormoni sessuali”. (ASCA)

ottobre 1, 2010

Parola d’ordine: esagerare.

Enzo Scarton

ottobre 1, 2010

Gse: superati i 100.000 impianti fotovoltaici in Italia.

Gse: superati i 100.000 impianti fotovoltaici in Italia

In attesa di vedere, anche in Italia, villaggi come quello rappresentato in foto (il solar settlement di Schlierberg, vicino Friburgo in Germania), si iniziano a registrare anche da noi i primi dati interessanti nel settore del fotovoltaico.

Secondo gli ultimi numeri forniti dal Gestore dei Servizi Energetici (Gse), infatti, tra vecchio e nuovo conto energia sono 100.200 gli impianti fotovoltaici installati e incentivati in Italia. Dal piccolo tetto fotovoltaico ai grandi parchi fotovoltaici industriali, infatti, l’energia elettrica da fonte rinnovabile fotovoltaica continua a crescere.

Ad oggi, siamo a oltre 1.600 MW installati e, secondo le previsioni del GSE, entro la fine dell’anno si arriverà a superare i 2.500 MW. Nel 2011, inoltre, si dovrebbero aggiungere ulteriori 2.000 MW.

In vetta alla classifica delle regioni fotovoltaiche resta la Lombardia, con 15mila impianti, seguita dal Veneto con 11mila impianti e dall’Emilia Romagna con oltre 9mila impianti. Questo per quanto riguarda il numero delle installazioni, mentre se guardiamo alla potenza complessiva installata vince la Puglia, con 320 MW, ma le solite Lombardia ed Emilia Romagna seguono bene con, rispettivamente, 185 MW e 140 MW.

Nei prossimi mesi, infine, grazie al nuovo conto energia che prevede alcuni vantaggi specifici per la sostituzione dei tetti in eternit con pannelli solari, il Gse si aspetta un netto incremento del fotovoltaico integrato in tutto il territorio nazionale ma soprattutto in Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto.