….e così piano, piano siamo arrivati ai Clash. Un gruppo che vorrebbe far concorrenza al Boss, Bruce Springsteen, ma non ci riescono. Si atteggiano a punk, ma non lo sono mai stati. fanno uscire questo album “Sandinista”, un album triplo in cui c’è di tutto: reggae, dub,ritmiche doppie,sovraccariche. Tutta la musica dei vent’anni a venire è in questo album. si chiama Sandinista, perchè è contro, contro tutti e con tutti i ribelli di ogni parte e da ogni parte.
Sebbene sia ormai considerato uno dei migliori album rock del secolo (per la complessità e l’estrema contaminazione di generi),[3] all’uscita il disco non trovò una critica favorevolissima. Diversi fan, appassionati degli album precedenti The Clash e London Calling più classici e punk, non si dichiararono contenti di Sandinista e manifestarono in più occasioni la loro delusione.[4] Tra questi ricordiamo diverse future star del rock tra cui Kurt Cobain, leader dei Nirvana, che affermò di essere rimasto deluso da Sandinista in quanto “non corrispondeva affatto all’idea che si era fatto del punk“.[5]
Per la prima volta, i pezzi vengono accreditati come composti da tutti e quattro i componenti dei Clash, non come negli album precedenti dove le canzoni erano per la maggior parte scritte dalla coppia Strummer/Jones.
I singoli estratti da Sandinista! in Inghilterra furono The Call Up, Hitsville U.K. e The Magnificent Seven, che fu accreditata come primo pezzo rap inglese e primo singolo rap eseguito da un gruppo di bianchi.[6]