Evocare l’inferno è facile. Ritrovarcisi dentro, un pò meno soprattutto quando le cose ti vanno bene e ti stai cominciando ad organizzare per il futuro. La morte di Bon Scott se certifica la fine del suo gruppo, nello stesso tempo significa la nascita degli AC/DC e la registrazione dell’album in sua memoria Back In Black certifica la nascita dello stile heavy metal degli anni ottanta, che riuscirà nel miracolo di sembrare per tutto un decennio praticamente sempre indegno dei suoi iniziatori.
Sebbene il gruppo sia considerato universalmente come australiano, quasi tutti i suoi membri sono nativi britannici. Gli AC/DC sono tra i gruppi di maggior successo nella storia del rock, i loro album hanno venduto oltre 200 milioni di copie nel mondo[7][8], di cui oltre 71 milioni nei soli Stati Uniti[9]. Sono inoltre considerati di rilevanza storica fondamentale nel panorama rock: l’emittente televisiva VH1 li ha classificati al quarto posto fra i più grandi artisti nella storia dell’hard rock[10][11] mentre MTV li classifica al settimo posto tra i più grandi artisti heavy metal di tutti i tempi[12].
Molti sono anche i film ispirati ai loro tour, in cui il chitarrista Angus Young domina la scena con i suoi assoli. Fra i brani più conosciuti della band si possono citare Highway to Hell, dall’omonimo album, ultimo della cosiddetta “Bon Scott Era” e Back in Black e Hells Bells, dall’album Back in Black, il primo registrato con Brian Johnson. Secondo la RIAA, Back in Black è il secondo album più venduto di tutti i tempi (50 milioni di copie in tutto il mondo) dopo Thriller di Michael Jackson.[13]
Nel 2003 gli AC/DC sono entrati nella Rock and Roll Hall of Fame.