“Tutti in coperta, ci siamo disincagliati!” sentii gridare il capitano
“Esplorate la nave, sostituite il cuoco: che nessuno sopravviva!”
Attraverso gli stretti, intorno a Capo Horn: fin dove possono fuggire i marinai?
Un sentiero difficile, una strada tormentata, e nessun sopravvissuto
Partimmo per luoghi sconosciuti all’uomo, dove le navi vanno a morire
Nessuna vetta elevata, nessuna fortezza poteva eguagliare l’occhio del nostro capitano
Al settimo giorno di mal di mare trovammo l’approdo
Una sabbia così bianca, un’acqua così azzurra, un posto tutt’altro che mortale
Scaricammo il cannone, bruciammo gli alberi della nave e raggiungemmo la spiaggia a remi
Il capitano gridava, noi marinai piangevamo: le nostre erano lacrime di gioia
Molte lune e molte estati sono trascorse da quando siamo approdati
Un lupo di mare, questo marinaio: la mia mano ti è testimone .
Salty dog è un album dei Procul Harum del 1969. Splendido. Commenti: nessuno. L’ho ascoltata due estati fa mentre ero in navigazione con il mio amico Cirillo in barca a vela rotta Santorini. Vi dico la verità: ascoltare una canzone del genere in barca a vela con tua moglie, che è la donna che ami, in una mattina d’estate in rotta per Santorini, in silenzio, come unico rumore il vento è una cosa che non si dimentica per tutta la vita. …. e poi fare il bagno alle quattro di mattina nella sabbia grigia di una spiaggia qualunque di Santorini.
Buonanotte Compagni e godetevi i Procul Harum.
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