(AGI) – Barack Obama arriva oggi in visita nella regione del Golfo del Messico investita dalla marea nera che rischia di provocare il piu’ grave disastro ambientale nella storia degli Stati Uniti. Le ultime notizie non sono confortanti: l’estensione della macchia fuoriuscita dalla piattaforma Deepwater Horizon si e’ triplicata, ora e’ lunga 130 miglia e larga 70, e i venti hanno reso inevitabile il suo arrivo sulle coste della Louisiana. In tutto si stima che siano finiti in mare piu’ di sei milioni di litri di greggio. Inoltre un esperto ha evocato la possibilita’ che la marea nera possa lasciare il Golfo e arrivare in Atlantico.
L’arrivo del presidente americano e’ atteso per le 11, le 17 in Italia e punta a fugare il timore che l’Amministrazione si stia muovendo in ritardo, come era avvenuto a suo tempo con George W. Bush nella stessa Louisiana quando ci fu l’uragano Katrina. La marea nera “minaccia del nostre coste, la nostra cultura e il nostro modo di vita”, ha affermato il governatore della Louisiana, Bobby Jindal, un repubblicano emergente che potrebbe sfidare Obama nel 2102: “Sono stanco di aspettare che Bp tiri fuori un piano e che la Guardia Costiera lo approvi”.
Il programma del viaggio di Obama nel Golfo e’ stato studiato proprio per evitare un bis di Bush nel 2005, quando si limito’ a sorvolare con l’Air Force le aree colpite dall’uragano. Oltre alla Luisiana, e’ stato proclamato lo stato d’emergenza anche in Florida e Alabama. (AGI)
MAREA NERA: LA CHIAZZA SI E’ TRIPLICATA
2 Responses to “MAREA NERA: LA CHIAZZA SI E’ TRIPLICATA”
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non c’è confine per la stupidità umana!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!