Dopo la Louisiana, la Florida e l’Alabama, anche il Mississipi ha decretato lo stato d’emergenza di fronte alla minaccia della marea nera del petrolio fuoriuscito dalla piattaforma Deepwater Horizon, che minaccia sempre più da vicino le sue coste. «Questa fuga di petrolio rappresenta una grave minaccia per il nostro ambiente e la nostra economia», ha dichiarato il governatore dell’Alabama, Bob Riley, in una nota. Il suo omologo del Mississipi ha annunciato di aver proclamato lo stato di emergenza «per aiutare il governo locale e le agenzie federali a lavorare insieme con maggiore efficacia per contrastare questa gigantesca marea nera».
La British Petroleum intanto ha minimizzato e virtualmente escluso la possibilità di un incidente sulla piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, che invece, sprofondando nelle acque del Golfo del Messico, ha provocato una marea nera potenzialmente più grave di quella della Exxon Valdez. In un documento di 52 pagine del febbraio 2009, di cui l’Associated Press ha ottenuto copia, la BP indica a più riprese che è «improbabile o virtualmente impossibile» che un incidente sulla piattaforma, situata ad 80 chilometri dalla costa, possa provocare una marea nera o nuocere gravemente alle spiagge, pesci, mammiferi o alle attività di pesca nella regione.
La marea nera provoca un disastro ambientale.
2 Responses to “La marea nera provoca un disastro ambientale.”
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il metoto che potrebbe funzionare : inserire un tubo con un diametro leggermente più grande per circa un metro per stare sul sicuro , poi stringere il tubo che si è inserito sopra quello esistente con delle semplici fascette a cavallotto con viti come quelle che si usano sui tubi marmitta auto o cammion il metodo può essere funzionante