Archive for aprile 15th, 2010

aprile 15, 2010

Buonanotte compagni 2.

Ritorna Vetrano
Donovan ci parla della falsa libertà (come nell'Italia di Berlusconi) Catch the wind

“Io non voglio falsa libertà!
Il Vietnam è il vostro gioco più nuovo/giocate con la vostra Regina più nera/Siano maledette le vostre anime e i vostri ghigni/ io resisto con un sogno che svanisce”.
Sono parole tratte da The ballade of a crystall man che lo scozzese Philip Leitch, noto come Donovan, scagliò dai sobborghi di Glasgow contro la guerra nel Vietnam!
Per i giovani britannici degli anni '60, Donovan rappresentò la quintessenza degli ideali hippie. Il suo stile dolce e folk riflette gli ideali di pace e amore. I suoi esperimenti con la musica orientale esprimono la passione degli hippie per le religioni orientali.
Fu in un primo tempo accostato a Dylan: ma Dylan è stato un realista spietato, Donovan, invece è rimasto un sognatore a occhi aperti, l’uomo che in Catch the wind tenta di acciuffare il vento e, quando il tramonto impallidisce il cielo, cerca di nascondere il tempo, dietro il sorriso della donna che ama.
aprile 15, 2010

Buonanotte compagni.

Un Uomo come La Russa è un ministro. Io come Frank Zappa posso fare il Presidente della Repubblica.

Per riprenderci dalla malinconia di aver ascoltato un uomo imbarazzante come La Russa vi propongo Bruce Springsteen, il vero mito del rock americano, forse più di Bob Dylan. Particolare curioso  malgrado la sua produzione sia illimitata e tutta di altissimo livello, nessuna mai ha raggiunto il primo posto in classifica. 4th of july Asbury Park è un bel pezzo e Tony Blair ha raccontato che fosse il suo pezzo preferito quando corteggiava sua moglie.Mah!?!?

Comunque io sto con EMERGENCY.

aprile 15, 2010

A Verona 16 bimbi giu’ scuolabus, genitori non pagano rette.

Per 16 bambini il servizio e’ stato sospeso alla ripresa dell’attivita’ scolastica dopo le vacanze pasquali, e dopo aver ricevuto vari solleciti a pagare la retta di 23 euro al mese, ma in bilico ci sono altri 93 casi che rischiano di non poter piu’ far salire i figli sul pulmino del trasporto scolastico comunale a Verona se non pagheranno gli arretrati. Il ”giro di vite” deciso dall’amministrazione comunale arriva dopo aver constatato che una cinquantina di famiglie, su 1117 utenti, dall’inizio dell’anno scolastico usufruivano del servizio senza aver versato la retta. Dopo un primo sollecito, circa la meta’ si e’ messa in regola, ma per 16 nuclei familiari dal 6 aprile e’ scattata la sospensione.

Questo il nuovo welfare della lega. prima ci ha provato con gli extracomunitari adesso ci prova con i cittadini bisognosi. Come in un cinico esperimento di laboratorio, i nuovi apprendisti stregoni della lega propugnatori delle liberalizzazioni e di un libero mercato senza regole stanno dando libero corso ai propri impulsi distruttivi. Il lavoro, l’assistenza sanitaria, le pensioni, la mobilità sociale attraverso l’istruzione da oggi in poi non saranno più garantiti sulla base di un principio egualitario e universalistico. Stiamo ponendo le basi per un dramma sociale di inedite proporzioni: più potere e ricchezza ai ricchi e per le giovani generazioni la disoccupazione  la povertà, la miseria e il degrado.Ai meno giovani sarà presto tolta la prospettiva di una sicurezza con un declassamento veloce e privo di protezioni sociali.   Per chi continua irresponsabilmente a votare Lega e Partito della libertà sa fin da ora cosa gli spetta. Il mondo dei ricchi è un circolo ristretto a cui è difficile accedere, ma molto facile esserne espulsi.
aprile 15, 2010

Quello che la Lega vuole.

Gli obiettivi della Lega sono pragmatici. Una migliore distribuzione del potere finanziario, come si è detto. Il federalismo e in particolare il federalismo fiscale. Una legge elettorale che Bossi ama così com’è, dati gli ottimi risultati ottenuti dal suo partito, e che non vede ragione di mettere in discussione alla leggera. Questo è il punto chiave che lo avvicina a Berlusconi e che naturalmente lo allontana dal centrosinistra e anche da Gianfranco Fini.
C’è da chiedersi come pensa la Lega di ottenere il consenso del Pd sulle riforme (secondo gli auspici, ad esempio, di Maroni e ieri anche del presidente Schifani) se poi non intende mettere sul tavolo la legge elettorale. A meno di non immaginare che questo segmento cruciale del negoziato sia tenuto da parte come moneta di scambio per il momento, non sappiamo quanto lontano, in cui sarà necessario trattare davvero con l’opposizione.
Vedremo. Senza dimenticare una semplice verità: vale a dire che Bossi, al dunque, si comporta come Berlusconi, animato dallo stesso istinto. Ciò che veramente gli interessa è conservare e se possibile accrescere il suo consenso. Il progetto federalista è strategico, ma può essere modulato nel tempo. L’importante è che nulla intervenga a incrinare il rapporto del Carroccio con l’elettorato, fonte di ogni legittimità e di ogni potere.(il sole 24ore)

aprile 15, 2010

Dichiarazioni di Bocchino.

Bocchino:”Non potremmo avere un Premier leghista perchè rappresenterebbe solo una parte del Paese.”

Ed è meglio non specificare quale.

aprile 15, 2010

Una nuova emissione di francobolli.

Lamentele per il nuovo francobollo con l’immagine di Berlusconi: a tale proposito si ricorda che per incollare il francobollo si deve sputare sul di dietro e non sulla faccia..
francobollo

aprile 15, 2010

Le immagini delle cellule del muscolo cardiaco su nanoscala

Il progresso tecnologico offre grandi vantaggi al settore medico dei quali beneficiano soprattutto le persone affette da varie patologie. Un team europeo di ricercatori ha sviluppato una nuova tecnica di scansione su nanoscala, che permette agli specialisti un’osservazione dettagliata dell’impatto dell’insufficienza cardiaca sulla superficie delle cellule muscolari del cuore dei pazienti.

aprile 15, 2010

Tumori del seno: test molecolari per capire quali caratteristiche e cure.

E’ la personalizzazione della terapia la strategia-chiave nella lotta al tumore al seno. Almeno per 10 mila delle 38 mila donne che si ammalano ogni anno: positive al recettore HER2, possono essere salvate grazie a un farmaco mirato, un anticorpo chiamato trastuzumab, che ha gia’ consentito di ridurre la loro mortalita’ del 30% circa.
E’ quanto emerso in occasione della Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana Oncologia Medica (Aiom) che si e’ aperta oggi a Catania.
”Le caratteristiche biologiche del tumore – spiegano gli oncologi – sono la chiave per ‘disinnescarlo’: l’esempio del recettore HER2 dimostra come un test di laboratorio sia riuscito a cambiare la storia naturale del cancro del seno”.
Tuttavia, a 10 anni dall’introduzione del test nella pratica clinica, il margine di errore di interpretazione resta del 20%. ”Le ragioni principali – spiega Pierfranco Conte, direttore del Dipartimento di Oncologia del Policlinico di Modena e Reggio Emilia – sono organizzative. E’ fondamentale, ad esempio, che la ricerca venga eseguita subito dopo il prelievo del campione, per evitare che si deteriori. Indispensabile la competenza del personale ma anche la frequenza con cui si esegue l’esame, e servono procedure di verifica della qualita’ del test che, inoltre, va ripetuto nel tempo”.
Il test HER2, sottolinea l’AIOM, puo’ fare da apripista per altri tumori, esprimendosi anche in altri organi. Fondamentale, secondo Carmelo Iacono, presidente dell’AIOM, e’ inoltre ”ripensare l’intero sistema assistenziale per adeguarsi ai progressi terapeutici. In primo luogo, con un piu’ stretto link fra laboratorio e reparto. AIOM gia’ si e’ mossa, prima in Europa, nel definire una collaborazione strutturata con i patologi, con l’obiettivo di ottenere diagnosi sempre piu’ rapide ed accurate”
aprile 15, 2010

Riscaldarsi al profumo di arance: che bella idea!

Dalle arance siciliane il bio pellet

Secondo i ricercatori dell’Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati (Ismn) del CNR, grazie al progetto Refolo, la prossima stagione invernale potrebbe essere più calda e a costi contenuti. Come? Producendo bio pellet con gli scarti degli agrumi siciliani.

Spiega Paolo Plescia, lo studioso l’ideatore della produzione di biopellet dagli scarti degli agrumi, come avviene il processo:

Attraverso un sistema di disidratazione spinta gli scarti vengono ridotti in polvere e, attraverso una compattazione a freddo, trasformati in combustibile sotto forma di pillole di 3 centimetri, che possono essere usate nelle stufe e negli impianti. I biopellet ottenuti hanno un potere calorifero dai 16 ai 20 Mega Joule per kg, dunque uguale o superiore a quello del legno, a differenza del quale però non contengono metalli né cloro o solfo e hanno una percentuale di cenere minore. Inoltre, nel caso degli agrumi, mantengono l’aroma di origine.

Il problema è questo: le aziende che lavorano gli agrumi hanno a che fare con una vera e propria montagna di rifiuti, le bucce della frutta da smaltire, il cui costo incide notevolmente sull’intero processo di lavorazione. I rifiuti rientrano nella categoria “speciali ma non pericolosi”, non trovando però posto nel compostaggio per problemi chimici.

Del milione di tonnellate agrumi prodotto ogni anno in Italia ne finiscono in discarica 300mila tonnellate e da qui l’idea dei ricercatori di riusare questi ingenti quantitativi di materiale organico per produrre biopellet. Il processo può essere applicato a molti altri scarti derivati dai processi produttivi dell’industri agroalimentare quali cerali, viti ecc. Il prossimo passaggio ora e traslare il processo su scala industriale attraverso la collaborazione con la Arcobaleno A Srl, azienda siciliana che proporrà sul mercato il bio pellet al profumo di arance siciliane.

aprile 15, 2010

Gennaro Imbriano scrive e noi rispondiamo

LETTERA APERTA AI COMPAGNI di SEL.

Care/i Compagne/i,
mi rivolgo a tutti voi per ringraziarvi dell’importante sforzo compiuto in occasione delle recenti elezioni, un impegno che –pur dentro una sconfitta della coalizione- ha reso possibile l’elezione di due consiglieri regionali in Campania e che ci ha consentito di ottenere una buona affermazione in Irpinia.
Nonostante tutto, mi verrebbe da aggiungere.
Perché come sapete non è stata certo in discesa la nostra strada, con SD che ad Avellino ha prima scelto di non stare nelle liste di SEL e, poi, in molti casi non ha sostenuto né i candidati né  la stessa lista. Per non parlare delle continue polemiche sui media, che certo non hanno aiutato.
Ora speravo che, finita la fase elettorale, conseguito un risultato da tutti considerato incoraggiante, si potessero finalmente superare certi atteggiamenti.
E, invece, no. Gli stessi che non c’erano in campagna elettorale adesso si riuniscono per la liturgia dell’analisi del voto, distribuiscono ingenerose pagelle a chi in questa campagna costituente ci ha messo coraggiosamente la faccia, girando l’Irpinia, incontrando la nostra gente, riaccendendo una piccola speranza.
C’é davvero, anche da questo punto di vista, lo dico a tutti, la necessità di cambiare decisamente passo.
Non possiamo rischiare di rappresentare SEL come il luogo di uno scontro muscolare.
Non possiamo consentire che SEL subisca la stessa sorte del PD, teatro di interminabili e spesso  incomprensibili conflitti interni che scoraggiano la partecipazione e ne limitano –come si vede- il consenso.
Questo voto consegna a tutti noi una sola verità che non é possibile occultare e che ci deve spingere ad andare avanti con passione e determinazione: SEL esiste, nonostante tutto.
SEL esiste in quanto luogo di incontro di storie importanti e diverse della sinistra: dai socialisti ai comunisti, dagli ambientalisti ai movimenti, dalla cultura delle donne ai pacifisti.
SEL esiste come capacità di innovazione, come vera e propria ri-generazione della sinistra, come stimolo vitale per cambiare una coalizione che non riesce ancora a raccogliere i frutti della crisi del berlusconismo.
Ora occorre portare avanti questo percorso costituente, chiedendo un contributo a tutte le donne e gli uomini di sinistra, mettendo definitivamente da parte le polemiche e facendo vivere una stagione di contaminazione, di partecipazione e di apertura alla società.
Il successo di Vendola, la sua leadership che emerge in seno al popolo del centro-sinistra, possono aiutarci a ridefinire un nuovo e più credibile profilo dell’alternativa, mettendo al centro della politica: il lavoro, i diritti, la laicità, l’ambiente, la solidarietà, i beni comuni, il Sud, la Costituzione.
E, allora, rimbocchiamoci le maniche. Come dice Nichi: questo è il tempo della semina!

Questo il testo della lettera aperta inviataci da Gennaro Imbriano. “Quaderni socialisti” è pronta ad imboccare la via del confronto per costruire una valida alternativa di sinistra di cui tanto c’è bisogno in Italia, ma soprattutto nella nostra provincia. Aspettiamo però da Imbriano proposte e fatti concreti, non semplici dichiarazioni di principio, come spesso è avvenuto in passato. Non si può chiedere solidarietà quando serve e abbandonare la barca quando si crede di trovare sponde più accoglienti, salvo poi rimanere delusi e sconfitti. In Irpina se avessimo costruito insieme l’alternativa avremmo raccolto insieme un lusinghiero risultato, senza costringere i compagni a ricoverarsi in liste apodittiche. Continueremo  a dare il nostro contributo di analisi e informazione aspettando che da una lettera aperta si passi alle proposte.