Archive for aprile 10th, 2010

aprile 10, 2010

PD irpino: la tarantella continua

 Pd: dai giovani critiche a Fierro e D’Amelio.

 
“E si ricomincia! All’indomani dell’ennesima sconfitta elettorale si tenta di rimettere in discussione tutto il quadro dirigente del PD e con una ciclicità, che farebbe impallidire lo stesso Giambattista Vico, ci tocca udire le “stravaganti” teorie politiche dei soliti ignoti o per meglio dire del solito ignoto che in questa occasione cerca di spiegarci come le regionali rappresentino le vere primarie del nostro partito”. Così in una nota Antonello Losco, membro della direzione provinciale dei Giovani Democratici. “L’unica “democratica” eletta in Consiglio Regionale sul territorio irpino – continua – anzichè spiegarci “semplicemente”come intenda farsi portavoce e rendersi rappresentante di tutto il PD, non trova di meglio che attaccare il partito. Certamente sono stati commessi molti errori, forse troppi e a tratti imperdonabili; possono essere state sbagliate le persone, come inequivocabilmente sono stati errati i metodi di scelta sin qui utilizzati, ma non può esserci proposta la caccia alla streghe ogni qualvolta arrivi una sconfitta elettorale; non può essere tollerato un modello di cambiamento e di costruzione di una nuova casa con le stesse fondamenta marce perché alla prima “calamità” ci ritroveremo nelle stesse identiche condizioni. La cosa più sconcertante è rappresentata da questo continuo “ballo della sedia” che non fa altro che aumentare la distanza tra noi e la società civile; non siamo più in grado di parlare alla gente, alla nostra gente, ammesso che qualcuno si sia mai posto il problema di farlo, e, ancor più grave, non siamo più in grado di ascoltare la società, di percepirne gli umori e le preoccupazioni perché concentrati solo ed esclusivamente ad una sterile dialettica tra le varie correnti e ad una continua conta per far prevalere questa o quella parte politica”.

aprile 10, 2010

Patto nucleare Italia-francia

Una ventina di accordi su nucleare, ferroviario, difesa e immigrazione, una promessa di collaborazione particolarmente stretta durante la presidenza francese del G8, sorrisi ma niente pacche sulle spalle: per una volta, Silvio Berlusconi e Nicolas Sarkozy sono stati sobri e hanno puntato sul concreto, dando la loro benedizione ai protocolli firmati ieri da ministri e imprenditori. La loro stretta di mano consacra il ritorno dell’Italia nel campo dei paesi favorevoli all’atomo civile, anche se il presidente del Consiglio ha riconosciuto la necessità di convincere l’opinione pubblica sulla sicurezza delle future centrali.

Sarkozy non ha lesinato elogi per questa scelta. Dopo aver perso un mega-contratto da 20 miliardi di dollari ad Abu Dhabi, la Francia vede nel nostro paese uno sbocco importante per la sua industria nucleare: “Voglio rendere omaggio alla decisione storica del governo italiano di fare la scelta del nucleare, che ci avvicina di più. E’ una decisione estremamente importante”. La costruzione di quattro centrali entro il 2030 può arricchire le commesse dell’industria transalpina. E il capo dello Stato ha insistito sulla volontà di cooperare: “La nostra volontà è di lavorare mano nella mano con le aziende italiane. La Francia e le sue imprese sono veramente decise a investire nel lavoro con gli italiani”.

Berlusconi sa però che gli italiani sono a dir poco esitanti di fronte alla scelta del governo. Ha ricordato che molte centrali francesi sono a ridosso delle Alpi e che un eventuale incidente, sia pur ritenuto impensabile, avrebbe conseguenze anche da noi, visto che le nuvole radioattive non conoscono frontiere. Bisognerà in ogni caso far opera di persuasione per “far passare la paura”, magari con l’aiuto delle tv francesi e con le testimonianze di chi vive vicino agli impianti atomici. Secondo il presidente del Consiglio, “abbiamo di fronte, in attesa che si aprano effettivamente i cantieri, un periodo di maturazione dell’opinione pubblica italiana”

Fonte La Repubblica