La Regione Lazio sembra destinata a rimanere la protagonista indiscussa delle Elezioni regionali 2010. Dopo le comiche del caos liste, con tanto di inutile decreto interpretativo di corredo, ora sembra approssimarsi la sceneggiata delle schede nulle. Pare infatti che i dirigenti del Pdl abbiano schierato i pretoriani della libertà nei seggi con l’ordine perentorio di impedire che le schede vengano annullate. Quali schede? Quelle che riportano una croce sulla Lista Polverini e la preferenza per uno dei candidati della lista Pdl (quella provinciale di Roma), che sono stati esclusi dalla competizione.
Secondo Fabrizio Cicchitto, Vincenzo Piso, Maurizio Gasparri, Stefano De Lillo e Paolo Barelli, se un elettore scrive il nome di uno dei NON candidati sotto il simbolo della Polverini il voto deve essere ritenuto valido, in quanto l’espressione della volontà è chiara. Per gli uomini del Partito democratico, invece, la legge parla chiaro e chi scrive sulla scheda un cognome che non rientra tra quelli sulle liste annulla il proprio voto.
Facile immaginare che ci sarà una certa confusione, nella provincia di Roma, quando domani alle 15 chiuderanno i seggi e inizierà il conteggio dei voti: servirà una leggina ad personam anche in questa occasione?(polisblog)