Altre nove persone processate per le manifestazioni di protesta in Iran saranno impiccate, dopo due giustiziate il 28 gennaio. Lo ha detto il vice capo della magistratura, Ebrahim Raissi, citato oggi dall’agenzia Fars. “Tutti i condannati – ha affermato Raissi – hanno legami con correnti anti-rivoluzionarie e hanno preso parte alla rivolta per rovesciare il sistema”. Il 28 gennaio sono stati impiccati Mohammad Reza Ali-Zamani e Arash Rahmanpur, entrambi ventenni, riconosciuti colpevoli di essere ‘Mohareb’ (‘nemici di Diò), di aver fatto parte di un gruppo di opposizione monarchico e di avere pianificato attentati contro autorità dello Stato. Raissi ha ribadito oggi che i due giustiziati erano stati arrestati nelle proteste di piazza degli ultimi mesi, cominciate dopo la rielezione alla presidenza di Mahmud Ahmadinejad del 12 giugno 2009.