I giornali ne parlavano ieri, in primis l’Unità e Repubblica, poi verso sera è arrivata una smentita dalla Procura che dice che non risultano avvisi di garanzia a carico di Vendola.
Bene. Mi auguro che oggi quegli stessi giornali spieghino perché hanno dato la notizia senza verificarla e senza neppure mettere un punto di domanda dubitativo. O che almeno si scusino per il danno arrecato.
Ma non ci spero molto, conosco da troppo tempo l’uso distorto che si fa di notizie vere e persino di quelle false. Per quanto piccolo un danno è stato arrecato, sono infatti tanti gli italiani che pensano, perché oramai da troppi anni così viene presentato, che un avviso di garanzia sia una sorta di macchia, una anticamera di sicura colpevolezza. Così non è e vorrei tentare di spiegarlo.
Lo stato di diritto in Italia di fatto non esiste più e anche a Sinistra avremmo parecchio da discutere sul tema. Troppo spesso infatti anche noi abbiamo utilizzato la giustizia in modo sommario. So che non è una discussione facile ma prima o poi dovremo farla, e prima comincia meglio è.
L’avviso di garanzia , nell’ordinamento giuridico, è un avviso a tutela di chi lo riceve. Una persona sporge denuncia nei tuoi riguardi,qualcuno ti chiama in causa in una indagine, a tua tutela e perchè tu possa difenderti e sapere ti viene inviato un avviso di garanzia. Così dovrebbe essere. Ma da molti anni (esattamente nel corso dell’indagine di Mani Pulite cambiò infatti il modo di intendere l’avviso di garanzia) questo istituto viene considerato e trattato da esponenti politici e da parecchi giornali non come un istituto a garanzia della persona che lo riceve ma come una presunzione di colpevolezza. E come tale viene usato. Insomma se ricevi un avviso di garanzia vuol dire che c’è un ombra su di te, che si sta indagando su di te e che dunque potresti essere colpevole…non che potresti essere innocente. Quasi mai si parte dal fatto che fino a prova contraria manifesta e dimostrata e a condanna avvenuta un cittadino è comunque innocente, quasi sempre si è scritto ( e tante volte si è detto anche in diverse sedi politiche) in questi ultimi venti anni che se un giudice indaga su di te qualcosa c’è…che forse dovresti dimetterti, e alcuni hanno persino sostenuto che se hai un avviso di garanzia magari non dovresti candidarti a nessuna carica pubblica..
Io sono garantista da sempre e dunque non fatico a scrivere queste cose, come non ho faticato a prendere posizioni anche impopolari quando sono stata di fronte a scelte difficili ( perchè il difficile non è difendere la credibilità di un esponente della tua parte politica quando riceve un avviso di garanzia, il difficile è difendere un esponente della parte avversa e resistere alla tentazione di usare quell’avviso contro di lui a fini politici). Ma uno Stato di diritto questo è, pensare e pretendere le stesse cose per ogni indagato, volere per gli altri lo stesso trattamento che si vorrebbe per se stessi, e non dimenticare mai che fino a prova contraria e a condanna avvenuta un cittadino è innocente, non presunto colpevole. Quanto siano distanti anche molti nostri modi di fare e di giudicare è abbastanza palese, se guardiamo a certe nostre prese di posizione, a giudizi spesso sommari, ad una torsione giustizialista che non è solo dell’IDV e di alcuni giornalisti ce ne rendiamo conto.
L’uso della giustizia a fini politici è una pratica assai diffusa nel nostro paese, al punto che tante volte la politica è stata travolta. Questo significa che non c’è corruzione, conflitto di interessi, collusione e molto altro ancora? Queste cose ci sono ma vanno dimostrate e il miglior modo di farlo è celebrare i processi e avere indizi certi e non supposizioni, in modo che i processi si concludano con sentenze chiare e certe. Cosa che in Italia accade pochissime volte, perché assai più frequentemente i processi ( soprattutto quelli di tangentopoli, si sono conclusi con un non luogo a procedere o con sentenze di assoluzione per mancanza di prove o estraneità ai fatti). E ogni volta che questo è accaduto a rimetterci sono stati lo stato di diritto e la credibilità dei giudici e della giustizia. I giudici hanno un ruolo essenziale e va garantita la loro indipendenza. Ma hanno in primo luogo l’onere della prova di ciò che sostengono quando muovono una accusa. E ogni cittadino ha diritto a garanzie inalienabili che sono il fondamento di uno stato di diritto sostanziale. Quando viene inquisito, durante il processo, quando viene condannato o assolto, quando viene incarcerato. I diritti non si sospendono sulla soglia di alcun procedimento e il carcere non è un territorio franco. Altrimenti qualsiasi stato di diritto va a farsi friggere per sempre. So che molte e molti di voi forse non saranno d’accordo, ma il bello della discussione è questo, confrontarsi su opinioni diverse e non solo dirci tra noi che siamo sempre d’accordo. Avevo cominciato a scrivere questo articolo prima della smentita e non ho cambiato la sostanza. Perché il ragionamento mi pare resti valido in generale. Ho mutato l’incipit e cambio ora il finale. Un avviso di garanzia dunque non può essere usato come un arma contundente, mai.
Ma dare notizia di un avviso di garanzia che non esiste è una vigliaccata doppia e chi usa questi metodi fa un torto alla sua intelligenza, alla nostra, e all’informazione tutta.
Fulvia Bandoli dal sito di SeL