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Copenaghen, si conclude con un accordo che non fornisce adeguata risposta alla gravita’ dei cambiamenti climatici in atto”. Lo afferma Legambiente che ha organizzato un incontro post-vertice. L’accordo prevede, infatti, solo un impegno generico a limitare entro un massimo di due gradi l’aumento delle temperature; non fissa cifre sui tagli alle emissioni di gas serra e promette aiuti per 100 miliardi di dollari da qui al 2020 per i Paesi in via di sviluppo. ”Un accordo politicamente non vincolante, senza scadenze e senza obiettivi definiti non e’ una risposta accettabile dinanzi alla crisi climatica del Pianeta – commenta Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente – e’ evidente che i 193 capi di Stato e di Governo che sono intervenuti a Copenaghen non hanno saputo dare un segnale decisivo, all’altezza della straordinaria mobilitazione dei cittadini di tutto il mondo. Non sono stati presi impegni in termini di riduzione di gas serra, di controllo e verifica delle riduzioni, e alla luce degli effetti devastanti dei cambiamenti climatici non possiamo permetterci ulteriori passi falsi. E’ necessario intervenire adesso con forza e con azioni concrete, a partire da un accordo vincolante nella prossima conferenza di Bonn, proposta da Merkel e Sarkozy entro giugno prossimo”. di positivo va registrato che tutti i Paesi hanno riconosciuto la necessita’ di un cambiamento che coinvolga politiche produttive, consumi e stili di vita con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra. Il successo piu’ grande pero’ la conferenza di Copenaghen lo ha ottenuto per aver dimostrato quanto diffusa, forte e consapevole sia ormai la preoccupazione nel mondo per le conseguenze del riscaldamento del pianeta”. |
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Posted on dicembre 22, 2009 at 10:24 am in Ambiente | Feed RSS
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