AL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
MARIA STELLA GEMINI
AL PRESIDENTE DEL CONI
PETRUCCI
e.p.c. PRESIDENTE DEL CONI AVELLINO
GIUSEPPE SAVIANO
e.p.c. COORDINATORE ED. FISICA USP AVELLINO
GIUSEPPE GIACOBBE
OGGETTO: PROGETTO PILOTA NAZIONALE MIUR – CONI – P.C.M. EDUCAZIONE MOTORIA SCUOLA PRIMARIA NOTA PROT. N. 6077 DEL 10/09/2009.
Sono Luigi D’Onofrio, coordinatore del CPS (coordinamento precari scuola Avellino) e precario di Scienze Motorie.
Dopo tanta sordità e iniziative fallimentari del nostro ministro della p.i. in materia scolastica, da noi del cps, costantemente denunciate, finalmente uno spiraglio di luce sembrava venire all’orizzonte per i precari di Scienze Motorie. Infatti, dopo anni di discussioni, insistenze e promesse, il 2 dicembre c.a., il Ministro della P.U. ed il presidente del Coni hanno presentato un progetto pilota denominato “Alfabetizzazione motoria rivolta alla scuola primaria”. A seguire, poi, in data 10 dic. 2009, con nota prot. 6077, sono stati resi noti gli adempimenti attuativi definendo le linee progettuali dell’intervento, che riassumo in sintesi:
– Il progetto pilota trova attuazione già a partire all’anno scolastico in corso e precisamente periodo 15 febbr./31 mag. 2010.
– Viene svolto in tutte le regioni italiane e in ciascuna di esse viene individuata una provincia di riferimento;
– Coinvolge 1000 plessi di scuola primaria e due sezioni per ciascuno di essi, dalla prima alla quinta classe, per un totale di c.a. 250.000 alunni in Italia, per 2 ore settimanali.
– Si svolge in orario curriculare affiancando un docente di scienze motorie all’insegnante della classe;
– È preceduto dalla formazione di 100 formatori, ciascuno dei quali seguirà 10 dei mille esperti che affiancheranno i docenti scuola primaria, (anche gli esperti sono previsti momenti formativi);
– È sottoposto a monitoraggio sulla cui base sarà avviata una sperimentazione triennale;
– È finanziato con risorse del CONI;
– Sono stati individuati le provincie da coinvolgere nel progetto pilota, per la Campania è stata individuata la provincia di SALERNO con l’attribuzione di 90 plessi;
– Viene data la possibilità di estendere l’iniziativa a province limitrofe solo nel caso, molto improbabile, di una non completa reperibilità nella provincia di riferimento (Salerno per quanto riguarda la Campania).
– Gli esperti di scienze motorie a sostegno del progetto, a domanda e conforme al modulo allegato dovranno produrre istanza all’USP di riferimento (Salerno per quanto riguarda la Campania) per l’eventuale affidamento dell’incarico. Sarà data precedenza per il conferimento dell’incarico al docente precario di scienze motorie beneficiario del d.l. 134 ora legge 187 (salva precari).
– Il progetto prevede, infine, momenti di formazione per i docenti formatori e a seguire anche per gli esperti.
Lo scrivente nelle vesti di coordinatore provinciale del CPS e di docente precario di Scienze Motorie della provincia di Avellino, pur condividendo ed apprezzando la sensibilità e lo sforzo messo in atto con la descritta iniziativa del MIUR e del CONI, tuttavia, esprime una forte e decisa disapprovazione circa i dettagli attuativi che vengono appresso indicati, suggerendo una migliore e più equa articolazione dei momenti realizzativi:
– Non si comprende assolutamente e si disapprova la decisione della scelta di una sola provincia, nell’ambito regionale, per destinare il progetto pilota, nel caso della Campania solo ed unicamente Salerno. Una scelta che non si capisce assolutamente da cosa sia scaturita. Per quali meriti? Fini solamente solo clientelari ed elettorali? per maggiore necessità dovuta a fenomeni di devianza e di dispersione scolastica?
Lo scrivente propone la seguente proposta: fermo restante l’USP di Salerno come riferimento, ma solo sotto l’aspetto organizzativo, e il numero di plessi attribuiti (90), destinare equamente i 90 esperti a tutte le provincie tenendo conto rigidamente della popolazione scolastica della scuola primaria della provincia stessa. Successivamente la scelta dei plessi scolastici delle singole provincie va fatta elaborando una graduatoria di merito che tenga conto delle realtà territoriali dei plessi facenti richiesta, della disponibilità di spazi adeguati e di attrezzature sportive presenti, e di percorsi di potenziamento di attività motorie già avviate negli anni precedenti.
Per estendere, poi, ad un maggior numero di destinatari (stimabili al momento in circa 250.000 unità), trattandosi di un momento sperimentale per l’anno in corso, prevedere attività motoria solo per 1 ora settimanale ed eventualmente, per coinvolgere più plessi, limitare la sperimentazione alle sole classi terminali della scuola primaria V e IV, in maniera che possono avere delle buone basi per continuare l’esperienza nella scuola secondaria di 1°.
Sperando che questi miei suggerimenti vengono considerati, ringrazio il MIUR ed il CONI per la sensibilità mostrata nei confronti del graduale inserimento dell’educazione motoria nella scuola primaria, e della precedenza nell’attribuzione dell’incarico di esperto a docenti precari di Scienze motorie, saluto distintamente.
Prof. Luigi D’Onofrio insegnante precario di Scienze Motorie e coordinatore del CPS Avellino