Il sovrappeso e la vita sedentaria sono fattori che predispongono al cancro. Le persone grasse, secondo un volume sul rapporto fra alimentazione e tumori del Fondo mondiale per la ricerca sul cancro, si ammalano di più di carcinoma della mammella, dell’endometrio, del rene, dell’esofago, dell’intestino, del pancreas e della cistifellea.
Anche fare poco movimento è un fattore di rischio a prescindere dall’obesità. “La prima raccomandazione di mantenersi snelli per tutta la vita e di evitare i cibi ad alta densità calorica, cioè quelli ricchi di grassi e di zuccheri, che più di ogni altro favoriscono l’obesità. E, in primo luogo, non bisogna mangiare gli alimenti proposti nei fast food e le bevande zuccherate”.
I FATTORI DI RISCHIO
Alcool e carni rosse
“Il consumo di bevande alcoliche – continua Berrino – è associato ai tumori del cavo orale, della faringe, della laringe, dell’intestino, del fegato e della mammella
Sale e calcio
“Anche il consumo elevato di sale e di cibi conservati sotto sale – continua Berrino – sono associati al carcinoma dello stomaco. E ancora, continua l’esperto dell’Istituto italiano dei tumori, mangiare eccessive quantità di calcio probabilmente provoca il cancro della prostata. Cereali e legumi contaminati da muffe cancerogene sono responsabili del tumore del fegato. La contaminazione con arsenico dell’acqua da bere è invece responsabile di tumori del polmone e della pelle. Il consumo di alimenti contenenti beta-carotene ad altissime dosi (un pigmento arancione contenuto in molte varietà di frutta e verdura) fa aumentare l’incidenza di cancro del polmone nei fumatori”.
Latte e latticini
“Sul latte e i latticini e, in generale, sui grassi animali – conclude Berrino – gli studi sono molto contrastanti e non conclusivi: il consumo di latte sembrerebbe ridurre i tumori dell’intestino, che sarebbero però aumentati da quello di formaggi. Un utilizzo elevato di grassi aumenterebbe sia i tumori del polmone che i tumori della mammella; si tratta di aumenti di rischio modesti ma, data l’elevata frequenza di questi tumori, tutt’altro che trascurabili. “Un ulteriore fattore importante è l’allattamento: riduce il rischio di cancro della mammella e forse dell’ovaio e il rischio di obesità in età adulta per il neonato”.