In assenza di una legge nazionale in materia di testamento biologico, la Provincia di Cagliari ha istituito un registro testamenti biologici, che è stato presentato alla stampa pochi giorni fa dal presidente Graziano Milia e dall’assessore alle Politiche sociali Angela Quaquero. Il registro, ha commentato Milia, vuole «garantire la possibilità ad effettuare una scelta in piena coscienza » sul trattamento sanitario di fine vita . Mai più casi drammatici come quelli di Eluana Englaro o Welby, dunque, sembra essere la parola d’ordine della Giunta Provinciale di Cagliari. D’ora in poi tutti i residenti nella provincia cagliaritana potranno esprimere, compilando un modulo, la propria volontà sul trattamento sanitario di fine vita. Tale iniziativa che da un punto di vista normativo fa riferimento alla Costituzione e alla Convenzione di Oviedo ” per la protezione dei diritti dell’uomo e la dignità dell’essere umano riguardo alle applicazioni della biologia e della medicina ” del 1997, per ora ha solo un valore probatorio in sede giudiziale, ed equivale a un atto notarile privato. La procedura è semplice. Il cittadino contatta la Provincia che ha instituito un numero apposito e fissa un primo incontro. I funzionari consegnano al richiedente il modulo e gli forniscono tutte le informazioni di cui ha bisogno. Segue un secondo appuntamento nel quale l’interessato sottoscrive, assieme a un suo fiduciario ed eventualmente a un legale, la dichiarazione di volontà anticipata per i trattamenti sanitari di fine vita. Chi è impossibilitato a spostarsi a causa delle proprie condizioni di salute può fare la dichiarazione richiedendo l’assistenza a domicilio. Il modulo con l’espressione della volontà è messo in una busta sigillata davanti al funzionario provinciale e affidata in custodia al fiduciario. Nel registro, conservato dall’amministrazione provinciale, sono annotati il numero progressivo di registrazione e il luogo, e viene inserita la dichiarazione sostitutiva, nella quale l’interessato dà atto di aver compilato e sottoscritto il proprio testamento biologico. Con la stessa procedura la dichiarazione di volontà può essere modificata o revocata in qualunque momento. Quaderni Socialisti, plaudendo all’iniziativa del consiglio provinciale cagliaritano, lancia una proposta a tutti i rappresentati istituzionali che siedono nei consigli comunali e provinciali che si riconoscono in Sinistra e Libertà a fare propria tale iniziativa affiché sia istituito nel proprio comune o provincia di riferimento un registro simile.
Capra Gianluca